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Lo scopo non è guarire la materia

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 15 marzo 2024

Originariamente pubblicato sul numero di gennaio 2024 de The Christian Science Journal


Duemila anni fa, Cristo Gesù venne a insegnare al mondo la verità. Questo Messia tanto atteso e profetizzato, o l’unto, si dedicò completamente all'adorazione di Dio, Spirito. La verità che Gesù rivelò è un regno che non è della terra, né della carne, ma dello Spirito.

Egli rivelò l'unità dell'uomo con Dio, l'unico Padre-Madre divino. Nella prima epistola di Giovanni leggiamo: «Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. . . . Carissimi, ora siamo figli di Dio» (3:1, 2). Questo implica un punto di vista completamente nuovo, perché il Padre, Dio, è Spirito e quindi la sua progenie deve essere interamente spirituale.

Gesù esortò spesso le persone a pentirsi, termine che in greco significa «pensare in modo diverso» (Strong's Exhaustive Concordance of the Bible). Egli sottolineava la necessità di superare la vecchia visione materiale della vita per fare spazio al nuovo modo di pensare spirituale. Due opposti — materia e Spirito — non possono esistere contemporaneamente. Gesù rivelò la grande realtà che lo Spirito ha creato tutto; pertanto la materia, l'opposto dello Spirito, deve essere ed è irreale.

Mary Baker Eddy, la scopritrice della Scienza Cristiana, fu una devota seguace di Cristo Gesù. Essa rivelò la Scienza del ministero guaritore di Gesù nel suo libro Scienza e Salute con Chiave delle Scritture. In esso scrive: «La Scienza rivela che non vi è nulla nello Spirito da cui si possa creare la materia. La metafisica divina, con le sue spiegazioni, fa sparire la materia. Lo Spirito è la sola sostanza e la sola coscienza riconosciute dalla Scienza divina» (pag. 278). Scrive ancora: «La materia scompare sotto il microscopio dello Spirito» (pag. 264). 

Il nuovo modo di pensare insegnato da Gesù è così radicale che richiede di «nascere di nuovo», come afferma egli stesso: «In verità, in verità vi dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio. . . . Se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio» (Giovanni 3:3, 5). Secondo il senso greco originale, «nato di nuovo» può significare «nato dall’alto». È fondamentale capirlo se vogliamo seguire le orme di Gesù e guarire come fece lui.

Cosa significa nascere d’acqua e di Spirito? Nella sua interpretazione spirituale della storia della creazione esposta nel primo capitolo della Genesi, Scienza e Salute spiega che «… l'acqua simboleggia gli elementi della Mente» (pag. 507). Quindi, nascere d'acqua e di Spirito deve significare comprendere che siamo in realtà idee della Mente divina, Dio, e non mortali che vivono in un mondo materiale.

Poiché l'uomo è un'idea spirituale, Gesù insegnò ai suoi seguaci a guardare oltre i fenomeni mortali (ciò che vediamo con gli occhi) e a imparare a percepire spiritualmente. Egli insegnò a guardare le cose invisibili piuttosto che quelle percepibili mediante i sensi materiali, che sono ingannatori. Un ben noto detto afferma: «Ciò che gli occhi vedono e le orecchie odono, la mente crede». È così che un illusionista fa credere al pubblico che i suoi trucchi siano reali, sfruttando la natura illusoria dei sensi fisici. 

Credere a ciò che vediamo con i nostri occhi fisici non porterà mai alla comprensione spirituale. Ecco perché Gesù disse: «Non giudicate secondo l'apparenza, ma fate un giusto giudizio» (Giovanni 7:24). In inglese come in greco, il verbo vedere può anche significare percepire mentalmente. Nel Glossario di Scienza e Salute gli occhi sono definiti come «Discernimento spirituale — non materiale, ma mentale» (pag. 586).

Quando i medici ritennero che non ci fossero speranze di guarigione per lei a seguito di una grave lesione, Mary Baker Eddy volle leggere la Bibbia e le capitò il racconto di una delle guarigioni di Gesù. Così comprese che la materia — ovvero ciò che il mondo considera essere il fondamento della vita – non aveva alcun ruolo nella capacità di guarigione del Maestro, e con questo pensiero guarì. Tale guarigione, e la comprensione della verità che ne era alla base, la prepararono a scoprire la Scienza divina. 

Essa dichiara con coraggio: «Non vi è né vita, né verità, né intelligenza, né sostanza nella materia. Tutto è Mente infinita e la sua infinita manifestazione, perché Dio è Tutto-in-tutto» (Scienza e Salute, pag. 468). Mary Baker Eddy scrive anche in Miscellaneous Writings 1883-1896: «Cosa può essere più di Tutto? Nulla: e questo è proprio ciò che io definisco materia, il nulla" (pag. 26).

Se la materia è nulla, allora, quando Gesù guarisce, non guarisce la materia, ma una falsa credenza nella materia. Pertanto, quando ci rivolgiamo a un practitioner della Scienza Cristiana per un trattamento metafisico, non è utile pensare: «Ho questa o quest’altra malattia, ma so che la Scienza Cristiana può guarirla». Come Gesù, la Scienza Cristiana non cerca di guarire la materia. Piuttosto, dimostra che la materia non esiste e non ha quindi il potere di causare patologie nell'uomo. L'accettazione di questa grande verità porta alla guarigione.

Il problema di pensare che il nostro scopo sia di guarire la materia è duplice. In primo luogo, se crediamo di dover guarire la materia, ci basiamo sul falso fondamento che possiamo ammalarci di nuovo o che possiamo invecchiare e deteriorarci. Se, invece, comprendiamo l'irrealtà della materia, questo elimina la possibilità che una malattia si ripresenti o ricompaia in nuove forme. In secondo luogo, se la Scienza Cristiana si limita a riparare la materia, dobbiamo basarci sulla materia per accertare i progressi verso la guarigione, invece di dedicarci al progresso spirituale. Guardare alla materia ci riporta al punto di partenza: credere che l'irreale debba essere riparato. La comprensione ispirata riconosce ciò che è reale, invece di cercare di modificare ciò che non è reale.

Dio non sa nulla della materia; pertanto, chiederGli di guarirla è come chiedere a Dio di entrare in un sogno mortale e riordinare le illusioni in esso incluse. Questo è impossibile perché le illusioni non sono reali. Dio, Mente infinita, non conosce altro che la perfezione della Sua creazione spirituale.

L'irrealtà della materia, e la nostra comprensione del suo essere nulla, è il fondamento stesso della Scienza Cristiana e rende possibile la nostra capacità di testimoniare la guarigione. A pagina 113 di The First Church of Christ, Scientist, and Miscellany, Mary Baker Eddy scrive che l'apostolo Paolo «dichiara la verità dell'intero sistema della Scienza Cristiana in queste brevi frasi: Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne, ma secondo lo Spirito, perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte». 

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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